Sorrento Escursioni

Foto interni, esterni e panorama della villa

Massa Lubrense

Incantevole stazione di villeggiatura con un antico tempio ed un anfiteatro su verdeggianti declivi che scendono fino a Marina della Lobra, pittoresco approdo turistico.

S. Agata dei Due Golfi

Località nota per la veduta panoramica sia sul golfo di Napoli che su quello di Salerno. Luogo di frequentazione turistica è il Deserto, eremo dei Frati Carmelitani anch’esso famoso per l’ampio spettro visivo. C’è uno dei ristoranti più celebri d’Italia.

Marina del Cantone

Ci si giunge da S. Agata con circa 5 Km di strada che scende a mare costeggiando vigneti ed agrumeti. E’ la spiaggia più ampia della penisola sorrentina con di fronte i tre isolotti Li Galli (Gallo Lungo, Castelluccio, Rotonda) che, secondo leggenda, ospitavano le mitiche sirene che ammaliarono Ulisse.

Positano

Nella splendida gola ove è situata Positano si arriva dal “Nastro Azzurro” (statale 163). L’itinerario, che è del massimo interesse paesaggistico, si snoda in strette curve che seguono l’andamento della montagna, incuneandosi dentro la roccia. Nell’ultimo tratto si giunge ad un Belvedere da cui si può avere un colpo d’occhio della pittoresca cittadina. Positano è un aggregato di piccole case bianche, rosa e arancio a calotta sferica che degradano fino a mare, collegate da viuzze e scalette strettissime. E’ l’unico posto al mondo concepito su un asse verticale invece che orizzontale. Lo sviluppo di Positano iniziò nel periodo delle Repubbliche Marinare in cui si rese famosa per la sua flotta. Colpita da molteplici incursioni saracene, iniziò il declino con l’abbandono da parte dei suoi abitanti nel XVIII secolo. E’ rinata nel nostro secolo grazie ad uno sviluppo turistico che le ha ridato fama e ricchezza. E’ stata l’oasi di intellettuali ed artisti nel primo novecento e tale atmosfera è rimasta intatta fino ai nostri giorni (Edoardo De Filippo, Zeffirelli, etc…). Famoso è l’hotel S. Pietro, famosi gli abiti estivi coloratissimi e zingareschi. Sopra Positano c’è Montepertuso, paesino anch’esso caratteristico.

La Costiera Amalfitana, patrimonio dell’umanità

La costiera amalfitana, rocciosa e selvaggia, è tutta un susseguirsi di pietre aguzze, pinnacoli, torrioni che degradano verso il mare, su cui la mano dell’uomo ha ricavato nel corso dei secoli i terrazzamenti su cui sono appoggiati gli abitati (tanto da apparire al visitatore come aggrappati alle impervie scogliere) e una serie di terrazze piantate ad olivi, agrumi e vigne. Procedendo da Positano verso Amalfi la strada offre vasti panorami che arrivano ad abbracciare anche l’isola di Capri. Uno dei più caratteristici fiordi che tagliano la Costiera Amalfitana è il Vallone di Praia, un fiordo che può essere disceso percorrendo un viottolo scavato nella roccia, fino ad arrivare ad una graziosa spiaggetta con il mare limpidissimo dalla natura selvaggia e ancora incontaminata.

Vettica di Praiano

Si trova a circa 2,3 Km da Positano ed è da apprezzare per la pace e la tranquillità che può offrire. E’ una delle località d’Italia dal clima più mite (come del resto tutta la penisola sorrentina). Caratteristica è la Parrocchia di S. Gennaro dalla cupola piastrellata. Dal piazzale della chiesa si offre la spettacolare vista di Positano e dei Faraglioni di Capri.

Praiano

Al tempo delle Repubbliche Marinare Praiano venne scelta quale luogo di villeggiatura dei Dogi. Carlo I d’Angiò vi fece costruire l’Università. Famosa nel mondo per la produzione di agrumi deve comunque la sua floridità economica principalmente al turismo. Vi si trovano alberghi e ristoranti confortevoli che non rinunciano però ad un aspetto piacevolmente familiare. Le case dell’abitato sono sparse irregolarmente sul pendio che scende ripido verso il mare, sovrastate dal nastro della strada statale che corre lungo la Costiera Amalfitana. Presso il paese, costruita direttamente sulla roccia, è ancora visibile una antica torre di avvistamento.

Fiordo di Furore

A circa 1,4 Km da Positano si trova uno dei più suggestivi fiordi della Costiera Amalfitana, creato dallo scorrere di un torrente che scendeva dall’altopiano di Agerola. Poco più a monte dell’altissimo viadotto che lo sorpassa è possibile inoltrarsi in un piccolo sentiero che permette la discesa a piedi in questo anfratto suggestivo. Due ore di cammino portano prima al pittoresco gruppo di case denominato S. Elia e poi al paesetto di Furore. E’ da qui che proviene il tipico vino locale “Gran Furore Divina Costiera”.

Conca dei Marini

Seguendo la statale lungocosta e deviando per Capo Conca dei Marini si giunge a questa piacevole e pittoresca cittadina le cui case si ergono aggrappate ad un ripido pendio che dall’altopiano di Agerola strapiomba al mare. Un vasto panorama si gode dal piazzale antistante l’ex convento di S. Rosa, ora trasformato in albergo. Nel 1932 venne scoperta la Grotta dello Smeraldo, che deve il suo nome ai riflessi creati dai raggi del sole nell’acqua, alla quale si accede o direttamente dalla strada statale o tramite comodi ascensori. Le visite a pagamento vengono effettuate tramite barchette in quanto l’apertura all’esterno rimane sotto il livello dell’acqua.

Amalfi

Ad Amalfi si arriva percorrendo la strada che unisce Vietri a Positano, costruita nell’Ottocento da Ferdinando di Borbone re di Napoli. E’ uno dei centri più antichi della zona (i primi documenti risalgono all’VIII secolo). Durante il dominio di Costantinopoli acquisì una forte autonomia che le permise di dotarsi di una floridissima flotta; sconfisse i Saraceni e si pose come regina del Mediterraneo. Fu una delle più floride Repubbliche Marinare fino alla conquista da parte di Pisa nel 1137. E’ a questa città che dobbiamo la stesura delle “Tavole Marittime”, le leggi marittime che erano alla base del commercio in tutto il Mediterraneo e di cui è conservata copia in Municipio. Ad Amalfi nacque nel 1623 Masaniello, il pescatore che guidò un moto insurrezionale popolare contro il governo spagnolo. Il porto è ormai quasi scomparso a causa dell’erosione della costa ma Amalfi, per la sua splendida posizione fra i monti e il mare, rimane sempre uno dei panorami più tipici della costiera. Purtroppo dell’antico abitato rimane ben poco a causa di due mareggiate, una nel 1013 e l’altra nel 1343, che l’hanno quasi rasa al suolo. Quello che colpisce di Amalfi a prima vista sono i colori: le barche rosse o verdi, a strisce blu e bianche, l’arancione e il rosa dei fiori, il verde dei giardini, le stradine scoscese. La città è sempre stata luogo di sosta di personaggi di spicco del mondo artistico, teatrale, musicale (Boccaccio, Hugo, Wagner, D’Annunzio, Quasimodo, Ibsen) che trovavano nel luogo la giusta ispirazione per portare a compimento le loro opere. Alcuni dei numerosi alberghi erano nel XIII secolo conventi e mantengono ancora integro il chiostro che è possibile visitare. Famosi sono il Duomo (dell’XI secolo) con il campanile arabeggiante maiolicato in giallo e verde e il “Chiostro del Paradiso” dove si possono ammirare reperti di epoca romana e medievale e la fontana barocca nella piazza antistante. Alcune strade di Amalfi sono decorate con pannelli ceramici. Infine la Regata Storica, sfilata dei costumi tradizionali del X – XIII secolo e gara tra quattro barche, che si svolge all’inizio di giugno, ogni anno a turno in una delle quattro città che furono Repubbliche Marinare, a ricordare i fasti delle antiche Repubbliche Marinare che hanno sempre lottato tra loro per la supremazia del mare.

Atrani

La cittadina si apre come un anfiteatro sul mare e le case sono dipinte con leggeri colori pastello. Le scale, invece di strade e viottoli, collegano tra loro le varie abitazioni, i numerosi giardini, la montagna e il mare.

Ravello

E’ certamente la più elegante tra le cittadine della Costiera Amalfitana e mantiene l’impronta araba sia nello stile delle architetture che nelle espressioni artistiche. Nella centralissima piazza Vescovado (unico luogo dove si può giungere con la macchina per parcheggiare) sorge il Duomo del 1086, ricco di opere d’arte preziose. Dal Belvedere, posto sullo sperone di roccia più sporgente su cui sorge Ravello, è possibile ammirare un panorama senza pari che si estende da Atrani, al golfo di Salerno, alla piana di Paestum, alla punta Licosa. Tra le tante bellezze che offre la cittadina ci sono le ville, caratteristiche per i loro fiori a mille colori. Villa Rufolo, in stile arabo-normanno, è attualmente la sede dell’Istituto per le Ricerche e per il Restauro dei Centri Antichi. D’estate il giardino ospita concerti all’aperto. Sono da ammirare anche le numerosissime varietà di piante e fiori. Villa Cimbrone, situata in posizione panoramica mozzafiato, è una bizzarra costruzione dell’inizio del nostro secolo in stile medioevale. Il giardino si presenta notevole per interesse naturalistico e per gli scorci del paesaggio.

Maiori, Minori e Vietri sul Mare

Ci si giunge da Amalfi, località circondate dai monti come un anfiteatro; a Maiori troviamo il castello di S. Nicola, costruito nel 1468 per difendere la popolazione dalle incursioni piratesche. All’inizio dell’abitato di Minori si trovano invece i resti di un’antica villa romana del I secolo d.C. Proseguendo si arriva a Vietri sul Mare, a 3 Km da Salerno, alla fine della Costiera Amalfitana. Ma questo quadro ricco di bellezze ed antichità non è ancora completo. Dalla penisola Sorrentina si possono visitare, con partenze frequentissime dai porti di Sorrento, Positano ed Amalfi, le isole di Capri, Ischia e Procida.

Capri

E’ una delle più note gemme del Mar Tirreno, già un tempo residenza di imperatori romani, tra cui Tiberio ed Augusto, ed oggi punto di incontro nella cosiddetta “piazzetta” di artisti e personaggi famosi di tutto il Mondo. Dall’alto del monte Solaro è possibile ammirare tutta l’isola con le sue rocce sporgenti e ridente vegetazione che degradano sul mare blu intenso. Famosa a Capri è la Grotta Azzurra ma non meno bella è la Grotta Bianca, dalla parte opposta dell’isola, così come noti al mondo sono gli scogli dei Faraglioni di fronte a Marina Piccola, alle spalle del porto. Ma Capri si fa ammirare anche per piccoli scorci, per la gioiosità della gente e per il senso di calma che la vita dell’isola impone.

Ischia

E’ la più grande isola del Golfo di Napoli, nota per le sue acque termali, il Castello Aragonese ed i suoi sei comuni, Ischia, Barano, Casamicciola, Forio, Lacco Ameno e Serrara Fontana.

Procida

E’ una piccola isola di pietra pomice situata tra Capo Miseno e Ischia. E’ un villaggio molto caratteristico di pescatori. Ma quando penserete di aver finito le escursioni vi renderete conto di essere solo all’inizio. A metà strada tra Sorrento e Napoli (che distano tra di loro una trentina di chilometri), sotto il Vesuvio, vulcano che è meta di grande interesse, vi sono gli scavi di Pompei ed Ercolano, famosi in tutto il Mondo che richiamano ogni anno un numero crescente di turisti.Nel 62 avanti Cristo avvenne l’eruzione che seppellì tutte le cittadine sotto al Vesuvio, posti ove era fiorita tutta la civiltà romana e greca durante tutto il millennio prima di Cristo. Una inestimabile ricchezza di tombe, templi, teatri, case (famosa quella dei Vettii), ville (famosa quella dei Misteri), archi, terme, sculture. La rapidità dell’eruzione colse gli abitanti di sorpresa e sono famose le figure umane immortalate pietrificate nella lava.E’ difficile trasmettere l’emozione che una visita a questi scavi può dare: bisogna viverla!

 

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